Terrore in Ecuador. Un terrore di cronaca nera che stavolta sfocia nel mondo del calcio. Perché al centro della nuova vicenda che sta sconvolgendo le ultime ore del paese sudamericano finisce Jackson Rodriguez, il difensore 26enne dell’Emelec, squadra di metà classifica della massima serie ecuadoregna. Il calciatore era in casa a Guayaquil, una delle zone più pericolose e dove già da anni sussiste stato d’emergenza per guerra tra bande clandestine e criminali armate; con lui moglie e figlio, di cinque anni; all’improvviso irruzione violentissima proprio di una banda: cercavano lui, si nasconde sotto il letto ma lascia sguarnita la sua famiglia, per tutta risposta i criminali si portano via moglie e figlietto, oltre ad un grosso e cospicuo bottino di gioielli e oggetti prestigiosi. Il calciatore, tuttora sotto shock, è protetto dalla polizia locale. Ma sono già iniziate le cacce ai due famigliari rapiti. In tutto questo silenzio assordante dell’Emelec, suo club che fin qui sull’accaduto non ha ancora proferito parola.