
(Adnkronos) – Chiusi tutti gli accessi alla Basilica di San Pietro dopo una nuova giornata, l’ultima, dedicata all’addio a Papa Francesco. Dalle 17, come annunciato dalla Protezione civile, i fedeli non hanno più potuto accedere in piazza e dalle 18 sono stati sbarrati anche gli ingressi al colonnato. Vari maxi schermi sono stati montati su via della Conciliazione e su via di Porta Angelica per chi è rimasto a piazza Risorgimento. Ora è quindi previsto il rito di chiusura della bara. Terminato alle 19 invece l’orario entro il quale è stato possibile per chi era già entrato in Basilica dargli l’ultimo addio. Domani, quindi, i funerali.
Sono intanto 250mila i fedeli che hanno reso omaggio al Papa a San Pietro. Questi i numero dalla mattina di mercoledì 23 aprile alle 11.00 fino a questa sera alle 19.00, fa sapere il Vaticano. Anche nella notte in migliaia si sono messi in coda a San Pietro, riaperta in anticipo.
La Protezione civile, con It-Alert, ha avvertito con un messaggio via telefono cellulare, che l’orario di chiusura dell’accesso a piazza San Pietro oggi sarà alle 17. L’IT-Alert è suonato all’interno del Grande raccordo anulare di Roma all’unisono in contemporanea alle 13.11. “Saluto Papa Francesco. Orario chiusura accesso piazza San Pietro ore 17 del 25 aprile”, si leggeva nel messaggio inviato in italiano, inglese, francese e spagnolo.
Numerose delegazioni internazionali sono arrivate alla Basilica di San Pietro per omaggiare Papa Francesco, prima che la bara del pontefice venga definitivamente chiusa. Tra gli altri, il presidente francese Emmanuel Macron, giunto verso le 18.30 con il corteo di auto della scorta. Ma non solo: poco prima, la scia di macchine della delegazione ungherese, probabilmente con il presidente Viktor Orban, e della delegazione indiana; tante delegazioni sudamericane, dal Brasile alla Colombia, e molti Stati africani, tra cui il Camerun e paesi dell’area mediorientale, tra cui Libano ed Emirati Uniti.
Stasera alle 20 ci sarà dunque il rito di chiusura della bara di papa Francesco. Il rito, come ha disposto lo stesso Pontefice, sarà più snello. Non più tre bare, come era consuetudine; sarà utilizzata un’unica bara in legno rivestita di zinco. Prima della chiusura della bara, il volto di Francesco verrà coperto da un velo di seta bianca e all’interno della cassa verrà collocata una borsa con le monete coniate durante il pontificato, delle medaglie d’argento e di bronzo a simboleggiare gli anni di servizio. Nella bara verrà anche posto un tubo di metallo contenente il Rogito, redatto dal maestro delle cerimonie, nel quale si racconta la vita del Papa.
Alla cerimonia prenderà parte un gruppo ristretto di persone: oltre al cardinal Kevin Farrell, gli altri cardinali Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio, Roger Michael Mahony, cardinale presbitero, Dominique Mamberti, cardinale protodiacono,
Mauro Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro, Pietro Parolin, già segretario di Stato, Baldassare Reina, vicario generale per la Diocesi di Roma, Konrad Krajewski, elemosiniere di Sua Santità; i monsignori Edgar Peña Parra, sostituto della Segreteria di Stato, Ilson de Jesus Montanari, vice camerlengo di Santa Romana Chiesa, Leonardo Sapienza, reggente della Casa Pontificia; quindi i Canonici del Capitolo Vaticano, i Penitenzieri Minori Vaticani Ordinari, i segretari del Pontefice defunto e altre persone ammesse dal maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie.