
(Adnkronos) – Chiusi tutti gli accessi alla Basilica di San Pietro dopo una nuova giornata, l’ultima, dedicata all’addio a Papa Francesco, è ora il tempo del rito di chiusura della bara. Il feretro del Santo Padre stanotte rimarrà nella Basilica, ha spiegato il portavoce del Vaticano, Matteo Bruni. Domani, quindi, i funerali. Sono intanto 250mila i fedeli che hanno reso omaggio al Papa a San Pietro.
Questi i numeri dalla mattina di mercoledì 23 aprile alle 11.00 fino a questa sera alle 19.00, fa sapere il Vaticano. Anche nella notte in migliaia si sono messi in coda a San Pietro, riaperta in anticipo. Dalle 17 di oggi, come annunciato dalla Protezione civile, i fedeli non hanno più potuto accedere in piazza e dalle 18 sono stati sbarrati anche gli ingressi al colonnato. Terminato alle 19 invece l’orario entro il quale è stato possibile per chi era già entrato in Basilica dargli l’ultimo addio. Vari maxi schermi sono stati montati su via della Conciliazione e su via di Porta Angelica per chi è rimasto a piazza Risorgimento.
Il rito, come ha disposto lo stesso Pontefice, è più snello. Non più tre bare, come era consuetudine: utilizzata un’unica bara in legno rivestita di zinco. Prima della chiusura della bara, il volto di Francesco è stato coperto da un velo di seta bianca e all’interno della cassa è stat collocata una borsa con le monete coniate durante il pontificato, delle medaglie d’argento e di bronzo a simboleggiare gli anni di servizio. Nella bara è stato anche posto un tubo di metallo contenente il Rogito, redatto dal maestro delle cerimonie, nel quale si racconta la vita del Papa.
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Alla cerimonia ha preso parte un gruppo ristretto di persone: oltre al cardinal Kevin Farrell, gli altri cardinali Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio, Roger Michael Mahony, cardinale presbitero, Dominique Mamberti, cardinale protodiacono, Mauro Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro, Pietro Parolin, già segretario di Stato, Baldassare Reina, vicario generale per la Diocesi di Roma, Konrad Krajewski, elemosiniere di Sua Santità; i monsignori Edgar Peña Parra, sostituto della Segreteria di Stato, Ilson de Jesus Montanari, vice camerlengo di Santa Romana Chiesa, Leonardo Sapienza, reggente della Casa Pontificia; quindi i Canonici del Capitolo Vaticano, i Penitenzieri Minori Vaticani Ordinari, i segretari del Pontefice defunto e altre persone ammesse dal maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie.
Numerose delegazioni internazionali sono arrivate alla Basilica di San Pietro per omaggiare Papa Francesco, prima che la bara del pontefice venga definitivamente chiusa. Tra gli altri, il presidente francese Emmanuel Macron, giunto verso le 18.30 con il corteo di auto della scorta. Ma non solo: poco prima, la scia di macchine della delegazione ungherese, probabilmente con il presidente Viktor Orban, e della delegazione indiana; tante delegazioni sudamericane, dal Brasile alla Colombia, e molti Stati africani, tra cui il Camerun e paesi dell’area mediorientale, tra cui Libano ed Emirati Uniti.