RECCO – Missione compiuta. Una missione giusto da ultimare, completare. Ma adesso sì, il gioco è fatto. La Pro Recco giocherà la finale di Euro Cup, quella che per chi mastica più calcio che pallanuoto rappresenta una sorta d’Europa League, a dispetto di quanto più storicamente ci abbia abituati l’istituzione pallanuotistica italiana e continentale, la Pro Recco e la sua infinita storia di Champions League.

STORIA Sarà l’ultima finale europea che Marco Del Lungo, leggenda civitavecchiese e istituzione della pallanuoto nazionale, giocherà prima di lasciar presumibilmente direzione Savona: scenario più plausibile già descritto e narrato, presidente Felugo che punterà futuro sulla gioventù Nicosia. Dopo le Champions sarà caccia dunque alla prima Euro Cup. Non solo per Del Lungo, anche per il Recco stesso, che se si scava nella storia di questa competizione europea più piccolina perse le finali 1993 e 2002. Al terzo tentativo spera dunque di cambiar la storia stessa e inserire in bacheca un altro titolo continentale.

GRANDI APPUNTAMENTI Comunque cosa grossa, quest’anno, considerando le premesse con cui il club si presentava estate scorsa. Battuto il Sadabell nel doppio scontro, è bastato il pari in Spagna per 10-10 per ultimare un percorso super tracciato col dominante 16-6 dell’andata, sarà tempo adesso di doppio scontro col Radnicki: 10 maggio andata in Serbia, ritorno a Sori il 24 maggio. Pro Recco pronta intanto a rituffarsi immediatamente nel panorama domestico: iniziati ieri i playoff Scudetto, prima semifinale andata col brivido a Brescia che vince 9-8 sul Trieste.

DESTINO Domani Del Lungo sfida quello che presumibilmente sarà il suo futuro: storia nella storia, semifinale proprio col Savona. Doppia semi distribuita tra venerdì 25 e domenica 27: oggi, 26 aprile, non s’è giocato e non si può giocar, chiaramente anche qui contesto pallanuotistico, per lutto e preghiera per i funerali di Papa Francesco.