CIVITA CASTELLANA – Incredibile quel che sta calcisticamente accadendo a Civita Castellana. Già. Incredibile sì, ma vero. Il Civita Castellana sta realmente mettendo testa e facendo capolino fuori pure la zona playout, in Serie D. Un miracolo sportivo, senza se e senza ma, considerando che soltanto osare o sognare uno scenario del genere un paio di mesi rappresentava pura e mera utopia, soprattutto fantascienza. Un miracolo chiamato Onofri. Ha riconsegnato fiducia e ricostruito una squadra degna di tal sostantivo, l’ha fatto restituendo dignità e infondendo soprattutto le proprie idee ad un encefalogramma piatto ormai consegnato al suo destino. Così la Flaminia è rifiorita, in primavera. Evitare la retrocessione, dopo quel girone d’andata letteralmente e perennemente risucchiati per mese dopo mese al penultimo posto, era difficilissimo. Non solo s’è tolta dalla zona retrocessione, ma pian piano, nuotando nelle difficoltose correnti playout, mattoncino dopo mattoncino, ha cominciato a costruirsi la speranza di scappar direttamente da tutto il tumulto. Fino a ieri, alla vittoria sulla Sangiovannese, ennesimi tre punti, stavolta firmati Ciganda, che proiettano Civita Castellana al decimo posto, padrona del suo destino a 90 giri di lancette dal termine della stagione, col sogno che può diventar realtà, quello di salvarsi evitando i playout. Sarebbe realizzare un’impresa straordinaria. Cinque vittorie nelle ultime sette: la grande fuga. Potrebbe bastar pure un pari, paradossalmente, a San Donato. Tutto vero: la salvezza adesso è vicinissima.